Equalizzatore e tecniche di equalizzazione – Parte 2

equalizer

Procediamo ora a dare alcuni semplici “consigli” per quello che riguarda il mondo delle equalizzazioni:

Molti di questi consigli possono essere applicati sia in fase di mixing in studio che in condizioni Live, con i dovuti aggiustamenti.

N.B. tenete presente che non sono delle regole assolute per il mondo dell’equalizzazione, queste vogliono piuttosto rappresentare una base da cui partire per chi si avvicina a questo mondo.

Frequenze fondamentali, armoniche e risonanze

Innanzitutto cominciamo col dire che non sempre enfatizzare uno certa frequenza relativa a uno strumento migliori la situazione e renda tutto più chiaro, anzi, infatti una delle prime operazioni che si effettua in fase di mixaggio è proprio il taglio netto di alcune frequenze, spieghiamoci meglio: ogni suonoè composto da una sua frequenza fondamentale e un certo numero di armoniche, spesso capita che proprio in corrispondenza di questi punti, si generino delle risonanze che tendono ad “impastare” il suono. Come si risolve questo problema? Si utilizza un equalizzatore parametrico (EQ Eight in Ableton Live), e procedendo in questo modo: impostiamo il valore della campanatura (Q) al valore più alto consentito dal dispositivo in modo da ottenere un filtro molto selettivo, e alziamo il gain al massimo per enfatizzare le frequenze. A questo punto muovendoci lentamente lungo lo spettro andiamo a scovare tali frequenze risonanti (facilmente riconoscibili in quanto si nota un notevole incremento di volume in questi punti), una volta trovate si abbassa al minimo il valore del gain in modo da escluderle (per un approfondimento leggi l’articolo sui parametri degli equalizzatori). Questa tecnica consente, grazie all’utilizzo di EQ con fattori di campanatura molto alti, di escludere esclusivamente le frequenze che ci danno fastidio, senza alterare in maniera evidente il suono risultante.

Vediamo qui sotto un’immagine relativa ad un’equalizzazione di basso con la rimozione delle frequenze di risonanza:

EQ8 resonance cut - Ableton Universe

Notare il valore del parametro Q (al massimo) e del Gain (al minimo) relativo al punto 5

Sovrapposizione di strumenti, filtraggio e panorama audio

Spesso capita di trovarsi a lavorare con diversi strumenti che suonano nello stesso range di frequenze, ad esempio nel caso della musica elettronica Cassa e Basso, i quali inevitabilmente portano ad un risultato più confuso o addirittura a problemi di mascheramento (pensiamo all’eventualità che due strumenti suonino esattamente in controfase!!). Nel primo caso per risolvere tali problemi in genere si utilizzano degli equalizzatori parametrici in funzione di filtro, che ci consentono di escludere (con una pendenza della curva che può variare) tutte quelle frequenze nelle quali non ci sono “informazioni audio”, dove cioè lo strumento non suona. Sorge naturale la domanda…ma perché fare questa operazione se tanto in quella zona lo strumento non suona? Bella domanda…la risposta è: perché potrebbero esserci delle armoniche che magari sono talmente basse che in mezzo al resto non riusciamo a percepire, MA CI SONO E CI SARANNO ANCHE ALL’USCITA DEL NOSTRO MIX! Grazie a questa operazione andiamo a ripulire il suono tenendo solo la parte “interessante”. Questa operazione si effettua appunto con i filtri passa basso e passa alto degli equalizzatori parametrici. Nel caso di problemi di mascheramento si può agire mediante opportuni dispositivi che consentono di invertire la fase di uno (e mai entrambi!!) dei due strumenti, (effetto Phase di Ableton Live che si trova in Dispositivi di Live/Audio Effects/Utility), oppure mediante l’utilizzo del Panning si possono posizionare gli strumenti in conflitto in posizioni differenti del panorama audio (tenere presente che nella musica elettronica nel caso di Cassa e Basso questo discorso non vale in quanto vanno tenuti entrambi in posizione centrale per avere più impatto).

Qui sotto un equalizzatore EQ Eight utilizzato come filtro passa basso:

EQ8 filter cut - Ableton Universe

 

Combinando passa basso e passa alto si ottengono filtri chiamati passa-banda che agiscono come una campana, tutto ciò che vi resta fuori risulta tagliato.

Per una comprensione più completa degli equalizzatori leggi l’articolo della parte 1 – Clicca qui

Con questo vi salutiamo, e vi diamo appuntamento alla prossima guida, ciao da Ableton Universe 😀

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6 Risposte a “Equalizzatore e tecniche di equalizzazione – Parte 2”

  1. In che punto della catena andrebbe solitamente inserito l EQ?prima degli effetti es. reverber o delay o meglio dopo?

    1. Ciao Fabio, l’equalizzatore può essere utilizzato sia per ripulire il suono da eventuali parti/rumori indesiderati, sia per introdurre un tocco di creatività. Nel primo caso l’EQ va posizionato prima di qualsiasi effetto in modo da lavorare sul suono originale, nel caso della fase artistica va benissimo in coda a tutti gli effetti in modo da agire direttamente sul risultato. Spero di esserti stato utile 😀 Ciao e continua a seguirci

  2. Si utilissimo!anche in presenza di effetti come il riverbero devo mettere l’eq(creativo) in coda?non rischio di tagliare il decay time?

    1. Diciamo che a quel punto puoi regolarti tu…in base a quello che vuoi ottenere, o meglio, in base a come ti suona meglio. Entrando in gioco la creatività…puoi affidarti molto al tuo orecchio. Magari fai un paio di prove spostando l’EQ in varie posizione e ascolti i risultati che ottieni

  3. Ciao!! Ottimo sito complimenti… Grazie a voi sto imparando ad avere più dimestichezza con l Eq 8!! Una cosa xro non ho ancora capito (prendetemi per stupido… Lo accetto) quando apro di default l Eq 8 mi trovo i 4 pallini gialli…. Che significato hanno? Con che logica vanno compresi? Metti caso che io debba tagliare un po un basso… Quale abbasso?? L 1? Il 2? Il 3? Ecc…. Questo devo capire… Il significato dei pallini gialli…
    Grazie e scusate l ignoranza!!

  4. ciao 🙂 piacere volevo porvi pure io una domanda, nel caso della musica tekno ( acid specificatamente ) certo il mio orecchio è la cosa che potrà sempre più aiutarmi, ma usando casse “core” o distorte, arriva a prendere delle frequenze che anche se ripulite per bene vanno ad incidere su alcune di qualche synth, esternamente non sembra dare fastidio in realtà anzi sembra anche great, però a me da fastidio che si coprano alcune frequenze, pur che microscopiche sono quelle alcune che secondo me non andrebbero schermate, come potrei riuscire ad aprire di più il suono ? .. aan e oltre ad aprirlo nelle frequenze anche nel master ? parlo non di traccie in sessione orizzontale ma per un live
    🙂 grandi grazie

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