I compressori Audio, come funzionano e come utilizzare quelli integrati in Ableton Live

I compressori audio sono uno degli strumenti più utilizzato nell’ambito della musica, sia che questa venga fatta in studio che live su un palco.

In questo articolo vedremo quali sono le principali caratteristiche di un compressore audio e come poterlo utilizzare in Ableton Live.

Che cos’è un compressore?

Un compressore è uno strumento, analogico o digitale, hardware o software, che ha lo scopo di ridurre la dinamica, cioè la differenza tra il suono a volume più basso e quello a volume più alto dello strumento o della traccia audio al quale viene applicato.

A questo punto la domanda sorge spontanea…che benefici ottengo riducendo la dinamica della mia traccia?

Il motivo è semplice, riducendo la dinamica (cioè tale differenza di volumi) è possibile alzare il volume della traccia rendendo udibili quei suoni che altrimenti avrebbero una pressione sonora talmente bassa da non poter essere percepiti: applicando un compressore tutti i suoni che supereranno un certo valore (detto soglia) verranno attenuati, alzando quindi il volume d’uscita andremo ad alzare tutti i suoni a basso volume mantenendo l’attenuazione di quelli oltre la soglia.

Ad esempio applicando il nostro compressore ad un sintetizzatore che riproduce un basso analogico o un lead, è possibile portare in evidenza alcune sfumature dello strumento che altrimenti andrebbero perdute in quanto poco udibili.

E’ bene tener presente che riducendo la dinamica della traccia audio, il nostro brano perderà di espressione, è perciò fortemente sconsigliato applicare un compressore che appiattisca in modo indiscriminato delle tracce con una dinamica particolarmente espressiva, ad esempio una parte di pianoforte classico che va dal “piano” o “pianissimo” al “forte” o “fortissimo”, in quanto andrebbe persa tutta l’espressione che il pianista ha voluto imprimere al brano.

Quindi, possiamo dire che utilizzeremo i compressori audio tutte le volte che vogliamo “alzare il volume” delle parti poco udibili di uno strumento, ricordandoci di adattarlo sempre al risultato che vorremo ottenere.

Come si regola un compressore audio?

I compressori sono regolati tramite diversi parametri:

  • soglia (threshold)stabilisce il punto nel quale il compressore comincerà la sua azione; impostando ad esempio un valore di -5 db, tutti i suoni che oltrepasseranno tale soglia verranno attenuati;
  • rapporto di compressione (ratio) rappresenta il valore di quanto si deve comprimere i suoni che oltrepassano la soglia (es: rapporto di compressione 3:1 significa che un suono che oltrepassava la soglia di 9db, dopo la compressione la supererà solo di 3db, il volume è stato diminuito di tre volte);
  • tempo di attacco (attack)tale valore è generalmente espresso in millisecondi e rappresenta il ritardo di azione da parte del compressore (un tempo di 0 ms significa che il compressore agisce immediatamente);
  • tempo di rilascio (release)anch’esso espresso in millisecondi indica quanto tempo il compressore deve impiegare per terminare la sua azione (tale valore è generalmente impostato più alto dell’attacco, quindi ha tempo più lungo);
  • guadagno (gain o output) rappresenta il valore del guadagno applicato per compensare la perdita di volume dovuta all’effetto della compressione (cioè di quanto andremo ad alzare il volume).
  • knee – indica di quanto stiamo smussando la curva di espansione, “arrotondiamo la curva attorno al valore di soglia”.

Vediamo ora come applicare le nostre conoscenze sui compressori ad Ableton Live (esempio con Live 8)

Aprendo il menu “Dispositivi di Live” sotto la voce “Audio effects” troviamo una cartella “Compressor”, all’interno della quale sono presenti alcuni preset del compressore integrato in Live (in questo caso la versione 8).

Per applicare il compressore ad una traccia audio o una traccia MIDI è sufficiente trascinarlo (il generico o il preset) nell’apposita sezione Effetti MIDI, Effetti Audio, Strumenti e Campioni della traccia da “comprimere”.

Vediamo un esempio di Compressore di Live:

Sono ben visibili tutti i controlli che abbiamo appena descritto, in particolare il grafico centrale ci dà un’immediata visione del funzionamento del compressore, notiamo che la seconda parte della linea arancione ci indica la Ratio del compressore, e la colonna con le lettere GR (Gain Reduction) rappresenta di quanto viene attenuato il segnale sopra la soglia.

Per cosa si utilizzano i compressori?

Come detto in precedenza uno degli scopi principali per i quali vengono utilizzati i compressori è appunto quello di ridurre la dinamica con un conseguente aumento del volume della traccia stessa, o per portare all’orecchio dei suoni che rimarrebbero altrimenti nascosti. Alcuni esempi di strumenti ai quali viene generalmente applicato un compressore sono la batteria, in particolare la cassa, la quale risulterà spesso molto più precisa e incisiva, e il basso.

Compressori nel mastering di un brano

La compressione è un processo fondamentale quando nella realizzazione del master di un brano che poi dovrà essere riprodotto su un supporto (quale CD, Vinile, ecc): in questo caso si utilizzano una famiglia di compressori particolari, capaci di agire solo su determinati intervalli di frequenza, chiamati appunto compressori multibanda. Possiamo avere compressori a 2, 3, 4 o più bande che ci consentono appunto di andare a definire parametri di compressione diversi per ognuna di queste, andando così ad esaltare determinate frequenze piuttosto che altre, in base al risultato che vorremo ottenere.

Esistono altre due famiglie di compressori particolari chiamati Expander (Talvolta chiamati anche Noise Gate) e Limiter, dei quali tratteremo nel prossimo articolo.

Arrivederci alla prossima guida da Ableton Universe 😀