Insert e Send Return: dagli esotici outboard al virtuale

rack-improvements

Sentiamo spesso parlare di effetti in Insert o Send Return, ma che cosa significano questi termini? Cerchiamo di chiarire come funzionano i flussi audio per quello che riguarda l’effettistica facendo un paragone tra Ableton Live e gli outboard fisici che normalmente si trovano in uno studio di registrazione.

Al giorno d’oggi l’utilizzo di outboard è sempre più limitato agli studi professionali, in favore di un utilizzo più orientato al virtuale.

Iniziamo dalle origini…cioè dal mixer analogico. Prima dell’avvento del digitale tutto ciò che riguardava il processig del segnale (esclusa l’EQ) era gestito da dispositivi esterni chiamati appunto outboard. Tali dispositivi davano (e danno tutt’ora – n.d.r.) la possibilità al fonico di ampliare le proprie possibilità di gestione del suono consentendogli quindi di essere in grado di produrre risultati migliori.

Gli outboard professionali che trovate negli studi sono in genere alloggiati in cabinet (involucri) con larghezza fissa chiamata rack 19”. Nel caso serva maggior spazio si raddoppia (triplica, quadruplica…) l’altezza del frontale del dispositivo misurata in Rack Unit (1U, 2U, 3U, 4U, ecc)

Veniamo ora al fulcro del nostro discorso e cioè a capire come collegare i nostri effetti (ci servirà per comprendere bene perchè alcuni effetti vanno utilizzati in un modo o nell’altro – anche all’interno di Ableton Live n.d.r.). Il fonico ha due possibilità di collegamento di tali outboard: in Insert e in Send Return.

Insert

Il segnale prelevato dal mixer, dopo il preamplificatore e prima del channel strip, “esce” dal mixer ed entra nel processore esterno, il quale lo elabora e lo rimanda nuovamente all’interno del circuito del mixer esattamente nello stesso punto (in termini di schema a blocchi) dal quale è uscito.

Questa tipologia di collegamento è utilizzata per quei dispositivi esterni che consentono al fonico un trattamento migliorativo del suono come ad esempio per equalizzatori grafici, sistemi di filtraggio, compressori e gate.

Per poter implementare un collegamento in insert è necessario innanzitutto che il mixer preveda tale tipologia di connessione che per poter funzionare necessita di un cavo a Y. Un cavo a Y dispone di un connettore a tre poli da un lato (in genere un Jack TRS) e due connettori a due poli dall’altro (Jack TS). Di fatto quello che succede è che il segnale viene prelevato da un polo del TRS (sul mixer), inviato al primo TS (input dell’effetto), esce dal secondo TS (output dell’effetto) e ritorna sul mixer grazie al secondo polodel TRS (la massa del cavo è in comune).

Send Return

Il segnale questa volta prelevato dopo il channel strip, utilizzando le uscite AUX del mixer (Send), esce dal mixer ed entra nel processore. Dopo aver subito il processing ritorna all’interno del mixer tramite degli appositi canali denominati Return che riportano il segnale prima dell’uscita Master (non si passa attraverso lo slider di volume del canale del mixer).

Il collegamento in send e return è di fatto un segnale aggiuntivo (contenente il suono processato) sommato a quello della traccia del mixer sul master out. Il collegamento in send e return è generalmente utilizzato per collegare tutti gli outboard che si occupano di effettistica quali riverberi, delay, flanger, chorus ecc.

E in Ableton Live?

Fatta questa doverosa premessa che spero abbia chiarito i concetti che stanno alla base del discorso vediamo come tutto si riflette in Ableton Live.

Entrambe le soluzioni sono ovviamente presenti in tutte le DAW degne di questo nome e di conseguenza anche in Ableton Live e probabilmente avete già utilizzato queste funzionalità senza darci tanto peso.

Insert

L’utilizzo di un effetto in insert in Live equivale semplicemente ad applicare il nostro virtual effect nella traccia del mixer. Cliccando su una traccia (sia che vi troviate nella Session View che nella Arrangement View) nella fascia in basso del programma è possibile trascinare effetti audio, e qualsiasi cosa viene posizionata qui, che essa sia un effetto nativo o un vst esterno lavora in insert.

Nell’immagine qui sopra ho riportato il flusso che percorre il segnale audio. Seguendo le frecce vediamo che questo parte dalla clip, entra nell’EQ (che effettua il processing), torna nella traccia del mixer ed infine arriva al master out.

Send Return

Quando lavoriamo in send return utilizzeremo i potenziometri Sends, di conseguenza avremo la necessità di una traccia cosiddetta di Return. Di default se non avete modificato le impostazioni di caricamento di Live il programma si avvia con due tracce di ritorno precaricate contenenti rispettivamente un reverbero e un delay. Per poter aggiungere altre tracce di ritorno è sufficiente fare click con il tasto destro del mouse nell’area del mixer e selezionare la voce “Aggiungi traccia di ritorno”.

N.B. Nel caso i potenziometri Sends o le tracce Return non siano visibili è necessario abilitarli tramite i due pulsanti evidenziati con il riquadro rosso nell’immagine qui sopra.

Ogni volta che aggiungete una traccia di ritorno il programma aggiungerà di conseguenza anche un potenziometro send (2 tracce return -> 2 send, 4 tracce return -> 4 send e così via).

Vediamo ora come fatto per gli insert quello che è il funzionamento di quest’altra tecnica:

Come si vede dall’immagine in questo caso i segnali che arrivano sul master out sono due: uno pulito (linea gialla) e uno contenente la versione processata dal riverbero (linea rossa) prelevato nella quantità che decidiamo tramite il potenziometro send.

NOTA IMPORTANTE:

Alcuni effetti hanno un potenziometro di bilanciamento dell’uscita tra segnale pulito e processato chiamato DRY/WET. Di fatto è come se questi elementi disponessero di un meccanismo di send e return integrato e di conseguenza potrebbero essere utilizzati anche in insert. Se gli effetti che posizionate nella traccia di Return (nel nostro caso un Reverb) dispongono di tale potenziometro, questo va posizionato sul valore di 100% WET altrimenti sommerete sul master un’altra porzione di traccia pulita andando di conseguenza a perdere il senso del send e return!

Buon lavoro con i vostri effetti e arrivederci al prossimo articolo! 🙂