Studio Monitor: impariamo a conoscerli

Studio monitor

di: Andrea Marchetti

Parliamo ancora di progettazione di ambienti dedicati alla produzione audio, in particolare oggi parleremo di come funziona uno studio monitor e di quali sono le caratteristiche da tenere in conto al momento dell’acquisto.

Gli studio monitor sono praticamente lo strumento più importante per tutti coloro che si occupano di produzione musicale, mixaggio, mastering ecc. La loro scelta deve quindi essere effettuata in maniera cosciente e accurata al fine di non evitare brutte sorprese in fase di lavoro, o ancora peggio in fase di distribuzione di prodotti realizzati.

La principale caratteristica che differenzia uno studio monitor da un qualsiasi diffusore acustico è la risposta in frequenza che questo produce. È infatti fondamentale che un monitor sia il più possibile “trasparente”, e con una risposta in frequenza il più lineare possibile, in modo da consentire a chi ne farà uso di poter valutare quale sia l’effettivo comportamento dei suoni che sta utilizzando. 

Perché si usano gli studio monitor e non diffusori qualsiasi?

L’utilizzo di studio monitor è fondamentale in tutte quelle situazioni in cui si sta creando un prodotto che poi dovrà essere distribuito al pubblico. L’utilizzo di questi particolari diffusori, in fase di mixaggio e di mastering, consente di realizzare un prodotto che non presenti zone di frequenze enfatizzate o eccessivamente attenuate. Lo scopo principale è quindi quello di ottenere un risultato che “suoni bene” sia su impianti Hi-Fi, che in sistemi PA, che sulle autoradio, sul web ecc.

Near-Field, Mid-Field, Far-Field

Una prima classificazione degli studio monitor presenti sul mercato è in base alle dimensioni del’ambiente di ascolto e al punto in cui questi verranno posizionati. Possiamo avere:

  • Diffusori Near-Field – sono diffusori dedicati ad un ascolto ravvicinato, in genere vengono posizionati sulla scrivania o sulla consolle di mixaggio
  • Diffosori Mid-Field – sono diffusori che offrono le migliori prestazioni se posti ad una certa distanza dall’ascoltatore, diciamo dell’ordine di qualche metro al massimo
  • Diffusori Far-field – sono diffusori che, viste le loro dimensioni, necessitano un posizionamento abbastanza lontano da quello che sarà l’effettivo punto di ascolto della stanza.

Ovviamente le dimensioni degli studio monitor, e dei componenti elettroacustici che li compongono, aumentano passando da diffusori Near-Field a diffusori Far-Field. In compenso al crescere di tali dimensioni si otterrà anche una maggiore copertura acustica dell’ambiente.

Il numero di Vie

Ovviamente anche il numero di “vie”, cioè il numero di trasduttori utilizzati nel diffusore (woofer, mid-woofer, midrange, tweeter ecc), gioca un ruolo fondamentale nella scelta di uno studio monitor. L’utilizzo di più vie consente (se questi sono ben progettati – N.D.R.) di ottenere una risposta più lineare. Consideriamo ad esempio un diffusore 3 vie con woofer, midrange, tweeter, avremo che lo spettro audio sarà suddiviso in tre bande, ognuna ricoperta da una via. Facendo quindi lavorare ogni componente solo ed esclusivamente sul range di frequenze in cui questi danno le prestazioni migliori, si otterrà un risultato meno “sporco” di quello che si potrebbe ottenere con diffusori ad esempio a 2 vie (ipotizzando che questi montino gli stessi trasduttori).

Le dimensioni dei coni

Supponiamo di voler acquistare una coppia di monitor Near-Field a 2 vie per il nostro studio casalingo. A questo punto nella scelta del prodotto entra in gioco un altro fattore fondamentale: la dimensione del woofer. Ovviamente è ormai ben noto che, ad esempio, un cono da 8” dispone di una maggiore capacità di riprodurre frequenze più basse, rispetto ad un cono da 4” o 5”. Ma quindi…la scelta migliore è sempre un cono più grande? La risposta è NO! La dimensione del woofer deve essere ovviamente proporzionale all’ambiente in cui verranno posizionati e alla posizione che occuperanno all’interno della stanza. Chiariamo meglio il concetto: supponendo di avere una piccola stanza di circa 2×3 metri, e di disporre i nostri monitor appoggiati sulla scrivania. In questo caso utilizzare un cono da 8” per un posizionamento così ravvicinato sarebbe controproducente, in quanto la maggior parte delle frequenze basse riprodotte dal diffusore si manifesterebbero alle nostre spalle. In questo caso un cono da 5” sarebbe la scelta ottimale.

Un altro caso in cui un woofer di grosse dimensioni risulterebbe sconsigliato è in tutte quelle situazioni in cui i monitor vengono utilizzati in ambienti poco trattati acusticamente. Anche qui un posizionamento ravvicinato e un cono con diametro contenuto è consigliabile in quanto con questa soluzione si massimizza l’ascolto diretto, riducendo di conseguenza quella che può essere l’influenza della stanza a causa delle riflessioni sulle pareti.

La prova d’ascolto

Al momento dell’acquisto di uno studio monitor è sempre consigliabile effettuare una prova di ascolto comparativa, possibilmente utilizzando delle tracce audio delle quali conoscete praticamente ogni particolare. In questo modo sarà possibile ottenere una visione più realistica del risultato prodotto dai monitor. Inoltre, mediante la comparazione di più modelli sarà possibile apprezzare quali tendono ad enfatizzare maggiormente alcune frequenze piuttosto che altre (ovviamente utilizzando sempre lo stesso brano musicale).

I controlli del pannello posteriore

 monitor-rear-panel

I modelli attivi di molti monitor moderni presentano sul pannello posteriore una serie di controlli che si possono utilizzare per correggere la risposta del diffusore in modo da adattarla maggiormente all’ambiente in cui verranno utilizzati. In quasi tutti i modelli oltre al potenziometro del volume in genere è sempre possibile trovare un controllo di attenuazione delle alte frequenze e delle basse frequenze. Nei modelli più forniti possiamo inoltre trovare eventuali filtri passa basso, potenziometri per la selezione delle frequenze su cui agire con i potenziometri di attenuazione ecc. Ultimamente si sono cominciati a vedere alcuni modelli di monitor con integrati dei DSP (Digital Signal Processor) che consentono di effettuare un’azione di correzione ancora più mirata.

Ricapitolando:

  1. La risposta in frequenza viene sempre prima della potenza del diffusore (stiamo cercando un riferimento non di demolire le pareti)!!
  2. Controllare le schede tecniche e in particolare il diagramma di risposta in frequenza
  3. Scegliere accuratamente la dimensione dei coni in relazione al posizionamento e alla dimensione della stanza
  4. In stanze non trattate acusticamente è preferibile la scelta di un posizionamento ravvicinato e un monitor con dimensioni più contenute.
  5. Effettuare sempre una prova di ascolto comparativa  di più modelli e con brani musicali ben conosciuti
  6. Non dobbiamo scegliere un monitor se “ci piace come suona” (altrimenti sarebbe un Hi-Fi), il diffusore deve essere trasparente!!

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15 Risposte a “Studio Monitor: impariamo a conoscerli”

  1. Ciao e complimenti per ol sito, mi serviva un punto di riferimento su Ableton 🙂
    Inizialmente mi ero orientato sull’acquisto delle Yamaha HS 5 poi mi hanno detto che le KRK Rokit 5 G3 erano migliori.
    So che la scelta deve essere personale, ma da un punto di vista di trasparenza quali sono migliori?
    Grazie in anticipo, Alberto.

    1. Ciao Alberto, innanzitutto grazie dei complimenti 😀 La tua domanda è un po quella che affligge gran parte degli utenti di studio-monitor della fascia consumer, quindi in rete trovi tantissime discussioni sull’argomento. Per esperienza personale ti dico che preferisco le KRK alle Yamaha…che ritengo troppo piatte. Ovviamente la comparazione rimane lo strumento fondamentale per la scelta di uno studio monitor. Il consiglio che ti do è quindi quello di andare in negozio e ascoltare personalmente entrambi i modelli utilizzando possibilmente un brano del quale conosci ogni minimo dettaglio e che sai già che suona in maniera corretta su qualsiasi diffusore.

      Ciao, e continua a seguirci Ableton Universe Staff

      1. Ciao e complimenti per il sito, finalmente un sito chiaro !!
        io sono un autoproducer e volevo comprare un paio di nuove casse monitors attive
        mi serviva un consiglio,
        optavo per le krk rp6 rokitG3 che hanno una risposta in frequenza :38Hz – 35kHz pero con un cono da 6
        o altrimenti le krk rp5 rokitG3 che hanno una risposta in frequenza :45Hz – 35kHz con un cono da 5 .
        Essendo agli inizi nn posso permettermi uno studio quindi produco in casa in una stanza 4×4 per circa 2 e 85 di altezza
        volevo un consiglio perché non mene intendo moltissimo
        secondo lei possono essere delle casse valide ??
        grazie mille

  2. salve ! registro nel mio garage con delle casse yamaha hs80.. ma ho notato che se mi allontano dalle casse di circa un metro sento il doppio delle basse frequenze rispetto alla postazione davanti al mac… ???? come posso fare per mixare con una risposta in frequenza più lineare da più vicino ??? la stanza è trattata per metà con del piramidale, 2 base trap negl angoli e 2 pannelli per l abbattimento delle medie freq dietro di me a una distanza di circa 1,5 m . monitor settari ” tutto flat “

    1. La cosa migliore da fare sarebbe quella di fare una piccola analisi con un software apposito e un microfono di misura (ce ne sono alcuni anche a prezzi piuttosto modesti che danno dei buoni risultati). Altrimenti potresti riprodurre una traccia della quale conosci ogni particolare (e quindi sai perfettamente come suona) e poi posizioni i monitor in modo che nel punto d’ascolto ottieni una risposta più corretta (che non è necessariamente quella con più bassi). Questo secondo metodo è un po’ “a tentativi”, se ti piace fare le cose in maniera più rigorosa…microfono di misura, software di analisi e un po di conoscenze sui modi di una stanza possono dare risultati migliori 😀 P.S. mi scuso del ritardo per la risposta ma la tua domanda era finita tra i messaggi spam 😀

  3. ciao vorrei avere un chiarimento non ho mai usato dei monitor lavoro sempre in cuffia ma vorrei acquistare dei monitor, la stanza e piu o meno 6×6 ma non so che misura di cono scegliere per i monitor cosa mi consigliereste?? un 5 va piu che bene ?

    1. Ciao Francesco, la scelta della dimensione dei monitor dipende principalmente dalla distanza tra la loro posizione e il punto di ascolto (la tua sedia), inoltre la dimensione del cono influisce principalmente sulla risposta delle basse frequenze. Se pensi quindi di utilizzarli come monitoraggio near-field (appoggiati sul tavolo per intenderci) a meno di un metro da te, possono essere sufficienti anche dei monitor con woofer da 5″. Se invece pensi di tenerli ad una distanza maggiore dal punto in cui sei seduto (diciamo maggiore di un metro) sarebbe meglio optare per dei monitor con cono da 6″. Personalmente eviterei gli 8″ in quanto se la stanza non è trattata potresti avere qualche problema. Spero di esserti stato abbastanza utile. Ciao 😀

  4. Ciao a tutti, io ho uno studio trattato acusticamente, al cui interno ho una coppia di hs50m.
    La stanza è 2 metri x 3 metri, e aimè nella postazione scrivania, posta subito a inizio stanza sulla parete da 2 metri, sono a 90 cm dal muro come ascolto e le casse ad appena 15 dal muro, quindi a circa 70 cm da me.
    Per percepire un suono completo devo spostarmi indietro nella stanza, mentre nella mia posizione descritta perdo completamente i bassi.
    Ho sentito però parlare di differenza tra monitor che il bass reflex posteriore piuttosto che anteriore.
    Sapete darmi qualche dritta per affrontare la mia situazione che mi sta al quanto rovinando l’esistenza? 🙂

  5. Ciao e complimenti per il sito.
    La stanza in cui ho allestito la mia daw é 3×3 e non é trattata. Al momento uso monitor cono 8 con bass reflex posteriore. Il risultato é un enfatizzazione dei bassi.
    Tra le due casse e tra cassa e orecchio c’è 1 metro e le casse sono a 5 cm dal muro. É vero che i monitor più trasparenti hanno bass reflex davanti? Su cosa mi consigliate di orientarmi?
    Marco

    1. Ciao, viste le dimensioni dell’ambiente in cui hai allestito il tuo studio le soluzioni possono essere: se non intendi cambiare il modello di diffusori, aumentare la distanza dalla parete posteriore ai monitor, e magari anche trattare (con un bello spessore di fonoassorbente) la parete posteriore. Oppure nel caso intendi acquistare una nuova coppia di monitor il consiglio che ti posso dare è di ridurre la dimensione del woofer, un 5″ o al massimo un 6″. L’8″ ha bisogno di un ambiente abbastanza grande per dare il meglio di se. Per quello che riguarda il discorso bass-reflex, ovviamente lo sfogo posteriore implica una parete trattata per evitare di avere un’enfatizzazione in bassa frequenza. Lo sfogo anteriore è in genere più gestibile in tutte quelle situazioni di ambienti domestici e poco trattati. 🙂

  6. ciao,
    io suono la chitarra riproducendo il suono con il suo amplificatore; parlando con un amico dj gli ho detto che volevo registrare qualche pezzo sul pc e quindi mi ha detto di prendere due diffusori monitor (max 30w l’uno, visto che la stanza è 2×3) ed un mixer con almeno 2 bus; il tutto poi andrà ovviamente collegato al pc. La domanda è: quale diffusori andrebbero bene per far uscire il suono della chitarra contemporaneamente alla base riprodotta dal pc?
    Grazie e saluti
    Luca

  7. Buongiorno complimenti x il sito! Ho un paio di Krk v8 prima serie e due Yamaha Ns10 prima serie con un Marantz che le amplifica. Nel mio piccolo home studio 3×4 non riesco a fare il mix finale corretto le due casse leggono gli strumenti in modo molto diverso fra loro! Desidero sapere che monitor potrei comprare per avere una risposta corretta vorrei se possibile dei tre vie che mi diano un ascolto molto fiat spesa massima euro tremila vanno bene sia attive che passive mi piacciono i suoni morbidi. Poi vorrei sapere che microfono e che software Mac comprare per fare misure fotometriche.
    Infinitamente grazie!

  8. Salve, davvero ottimo sito.
    Io sono alla ricerca di un paio di monitor attive near field da utilizzare in una stanza non trattata acusticamente grande circa 4×5 m. Ero indirizzato sulle KRK ROKIT 5 G3 che tra l’altro hanno un prezzo che rientra nel mio budjet. Voi cosa ne pensate, avete qualche consiglio a proposito? =)
    grazie
    alessandro

  9. Buongiorno.

    Ho un piccolo studio di registrazione e avrei intenzione di sfruttare i box di due vecchie casse anni 80 cambiando i coni in maniera da creare due monitor passivi che non enfatizzino le frequenze e che servano da alternativa ascolto più neutra e “peggiore” (passatemi il termine) rispetto alle casse professionali tre vie + reflex che già possiedo.

    I box che utilizzerei sono appartenenti alle vecchie Philips AB-462, 8ohm 35W cad., Tweeter + Woofer (6ohm), dimensioni box 25cmx38,5cmx18cm, senza crossover ma con condensatore MF 2,2 V63 (Compel Italia) tra i due coni.

    Quali coni mi consigliate?

    grazie.

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